Il giardino di Villa La Foce: ti mancheranno gli aggettivi per descriverlo. L’ambiente è la nostra più grande ricchezza, che da sempre tuteliamo e curiamo per regalarvi esperienze vere. Nel comune di Pienza si trova uno dei luoghi più incantevoli d’Italia. Peccato tornare a casa senza averlo visto.
Villa La Foce nel 2017 si è aggiudicata, meritatamente, il Premio di Parco privato più bello d’Italia, titolo che premia la sua bellezza originaria e la cura con cui questa è stata, ed è, preservata dalla proprietà.
La Villa fu acquistata nel 1924 dal Marchese Origo e da sua moglie, la famosa biografa e storica anglo-americana, Iris Origo. La Foce ha un giardino bellissimo, esempio sublime di progetto d’autore. È stato realizzato tra gli Anni 20 e 30 da Cecil Pinsent, architetto talentuoso nato in Uruguay da genitori inglesi, che aveva già operato per Lady SybilCutting, madre di Iris Origo. Per lei realizzò il giardino di Villa Medici a Firenze che, come tutti i progetti di Pinsent realizzati in Toscana, si ispirava all’ideale umanistico dei giardini rinascimentali. Quando gli Origo si installarono a La Foce, le condizioni della casa, costruita nel 500 come osteria dell’ospedale di Santa Maria della Scala di Siena, erano pietose e il giardino inesistente. Iris chiamò Cecil Pinsent per i lavori più urgenti della Villa. I lavori di progettazione e costruzione del giardino iniziarono successivamente. Il giardino si affaccia sulla val d’Orcia e sulle colline che si susseguono ondulate e dolci. Evidenti le crete senesi, nude come montagne della Luna, con sparuti ciuffi di ginestre e sterpi. Pinsent progettò il giardino legandolo a questo paesaggio straordinario. Il giardino dialoga con il genius loci a ogni cambio di stagione, il suo mutare si sposa con quello dei campi e del panorama legato ai lavori agricoli. Passeggiando sotto il lungo pergolato di glicine appare, all’improvviso, una stradina bianca, segnata da cipressi, che dalla valle, con grazia sublime, si inerpica a zig-zag tra campi e crete. È diventata uno dei simboli della Toscana, evoca i paesaggi di Lorenzetti e Benozzo Gozzoli: fu costruita da Antonio Origo, grande agricoltore, per collegare la fattoria di La Foce con i nuovi poderi sorti sui campi da lui bonificati. Animato da uno spirito pioneristico, innamorato del paesaggio antico dove le crete si alternavano con campi fertili e incolti, Antonio Origo trasformò la campagna, migliorando sensibilmente la condizione di vita dei contadini. La Villa e il giardino de La Foce raccontano l’amore e il grande lavoro degli Origo in Val d’Orcia. Di queste due meraviglie, si occupa con attenzione e dedizione, Benedetta Origo, figlia di Iris e Antonio.
Ho girato il mondo, ma è il posto più bello che abbia mai visto. Di una bellezza sublime, porta d’accesso a un Paradiso sulla terra. Torno a visitarlo, da anni, a ogni cambio di stagione.
Visita guidata inclusa nel costo del biglietto d’ingresso.
Ogni mercoledì alle 15:00, 16:00, 17:00, 18:00.
Ogni sabato e domenica e nei giorni festivi.
Alle 11:30, alle 15:00 e alle 16:30.
Rimane aperto fino al 1° novembre.
Costo del biglietto d’ingresso:
€ 10,00 a persona – www.lafoce.com
Si può mangiare al ristorante “Dopolavoro La Foce” – www.dopolavorolafoce.it